Il conglomerato cementizio, comunemente noto con il
nome di “calcestruzzo” è un conglomerato artificiale costituito da una miscela
di legante (cemento), acqua e aggregati (sabbia e ghiaia), la quale, con
l'aggiunta, secondo le necessità, di additivi, e/o minerali dà origine a diversi
mix di diverse denominazioni e caratteristiche. Più propriamente, si parla di
pasta di cemento quando al cemento viene aggiunta acqua e speciali additivi; si
parla di malta, quando alla pasta di cemento sono aggiunti acqua, additivi e
aggregati fini (es. sabbie); si parla infine di calcestruzzo quando al cemento
sono aggiunti acqua, additivi, aggregati fini e grossi (sabbia e ghiaia).
Il calcestruzzo, per un impiego ottimale, deve avere buone caratteristiche di
resistenza, durabilità, lavorabilità, estetica ed economicità.
Durabilità e resistenza dipendono dalla corretta miscelazione dei componenti
nelle giuste modalità e proporzioni.
E’ sempre il progettista che si occupa di valutare i rischi connessi alle
condizioni ambientali che caratterizzano l’ambito in cui l’opera verrà costruita
e le sollecitazioni meccaniche a cui la stessa sarà sottoposta, stabilendo i
requisiti che dovrà avere la miscela, in rapporto alle normative vigenti ed alle
buone regole della professione ( vedi legge n. 1086 del 1971 e relativi decreti,
Linee Guida sul Calcestruzzo Strutturale del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, norma UNI 11104 Marzo 2004). Successivamente, saranno il direttore
lavori e l’impresa, che realizzeranno la struttura a dover rispettare le
prescrizioni di progetto, garantendo la qualità e la coerenza dei materiali
impiegati.
Il produttore di calcestruzzo, si occuperà di studiare adeguatamente la
composizione della miscela, rispettando le scelte del progettista, integrandole
con la sua esperienza per assicurare all’utilizzatore (impresa e committente) un
conglomerato dalla qualità appropriata, che gli consenta, non solo di soddisfare
al suo obbligo di rispettare le indicazioni di progetto, ma di assicurare la
qualità dei materiali impiegati nella realizzazione della struttura; questo al
fine di prevenire eventuali criticità presenti in cantiere al momento del getto
(professionalità della manodopera disponibile, posizionamento/ caratteristiche
dell’armatura, pianificazione dei lavori, ecc.).
Come già anticipato, la qualità del calcestruzzo ha come premessa una corretta
formulazione della miscela sia in relazione alla resistenza meccanica che deve
caratterizzarla, sia in base all’ambiente in cui sarà messa in opera la
struttura. Infine, aspetto non meno importante, dovrà resistere ad un possibile
degrado e garantire, quindi, una durata pari almeno alla vita utile prevista per
l’opera che si sta realizzando.
Tra i rischi maggiori i possibili fenomeni di segregazione, la creazione di
“cavità alveolari” e la precoce esposizione della struttura fresca all’aria, che
possono compromettere la permeabilità della struttura stessa agli agenti
aggressivi presenti nell’ambiente che la circonda.
E’ per questi motivi che CONGLOVIT srl da anni ha applicato in azienda degli
elevati standard qualitativi a garanzia del proprio prodotto, anche alla luce
delle ultime normative.
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